Compra un biglietto e vince cinquecentomila euro. La cifra da capogiro nelle tasche di una turista in vacanza a Bellaria Igea Marina. La donna, un’ex infermiera pensionata, sulla settantina, era andata al bar come tutte le mattine per fare colazione. Ha anche comprato il ’solito’ tagliando del Gratta e Vinci e... la sua vita è cambiata di colpo. La pensionata lombarda, originaria della provincia di Monza e della Brianza, ha grattato la bellezza di mezzo milione euro con un biglietto ’Miliardario’ da cinque euro. Anche al netto, resta una discreta sommetta.
"Adesso mi potrò finalmente comprare una casa tutta per me – racconta con sorriso a trentadue denti la signora, sulla settantina, che accetta di fare due chiacchiere con la garanzia dell’anonimato – una casetta anche piccola, nel paesino vicino a Monza dove abito. E soprattutto non mi toccherà più pagare gli ottocento euro di affitto che verso tutti i mesi: mi va via buona parte della pensione che percepisco come ex infermiera". Come ci si sente dopo un simile colpo di fortuna? "Devo dire la verità – continua la signora, che chiameremo ’Carla’ – ancora non riesco a credere che sia successo proprio a me. Ero andata al Pina Bar di piazza Marcianò, a Bellaria in zona Cagnona, come tutte le mattine, per comprare le sigarette, un Gratta e Vinci, un caffè e una brioche. Quando ho iniziato a grattare mi è apparso il numero 23, insieme a un cinque seguito da due zeri. Ero alle stelle: ho pensato di aver vinto cinquecento euro. Poi qualcosa mi ha spinto a continuare a grattare. E’ uscito fuori un altro, zero, poi altri due: cinquecentomila! Pensavo di vederci male. Ho chiamato il proprietario del Pina Bar: ’Antonio, per favore vieni a vedere questo biglietto’. Lui si è avvicinato, mi ha confermato che la cifra era quella, parlando sottovoce per non farsi sentire dalle altre persone che erano nel locale in quel momento. ’Antonio, ma è sicuro?’, ho chiesto ancora. Sì. Mi sono sentita mancare, le gambe tremavano, mi sono seduta, ho chiesto di avere un bicchiere d’acqua. Poi sono tornata nell’appartamento che, come tutte le estati da oltre trent’anni, prendo in affitto qui a Bellaria. Sono state sdraiata un paio d’ore buone, per riprendermi dallo choc". "Anche per noi – spiegano i titolari del bar tabaccheria Pina Bar, i fratelli Roberto e Antonio Buccelli – questa supervincita è una grande soddisfazione. Soprattutto ci fa piacere che quella somma sia andata a una persona che ne aveva bisogno. E’ una nostra cliente abituale, gioca ogni tanto. Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) è entrata nel bar di buonora. Ha fatto colazione, comprato le sigarette e il biglietto e è poi ha ’grattato’. Ci dispiace per il signore che ha comprato il biglietto prima di lei". Arrivare secondi non paga. Chi è? "Un portiere di notte – continuano i titolari – che comprando il Gratta e Vinci ci ha detto: ’oggi spero di cambiare la mia vita’". Com’è noto la fortuna è cieca, mentre la sfortuna ci vede benissimo. Quella della turista lombarda è la vincita record, ma il Pina Bar è un punto fortunato, che vanta diversi precedenti. Al netto delle scommesse calcistiche, tra l’altro una vincita di 7.000 euro con un biglietto da un euro.
"Adesso mi potrò finalmente comprare una casa tutta per me – racconta con sorriso a trentadue denti la signora, sulla settantina, che accetta di fare due chiacchiere con la garanzia dell’anonimato – una casetta anche piccola, nel paesino vicino a Monza dove abito. E soprattutto non mi toccherà più pagare gli ottocento euro di affitto che verso tutti i mesi: mi va via buona parte della pensione che percepisco come ex infermiera". Come ci si sente dopo un simile colpo di fortuna? "Devo dire la verità – continua la signora, che chiameremo ’Carla’ – ancora non riesco a credere che sia successo proprio a me. Ero andata al Pina Bar di piazza Marcianò, a Bellaria in zona Cagnona, come tutte le mattine, per comprare le sigarette, un Gratta e Vinci, un caffè e una brioche. Quando ho iniziato a grattare mi è apparso il numero 23, insieme a un cinque seguito da due zeri. Ero alle stelle: ho pensato di aver vinto cinquecento euro. Poi qualcosa mi ha spinto a continuare a grattare. E’ uscito fuori un altro, zero, poi altri due: cinquecentomila! Pensavo di vederci male. Ho chiamato il proprietario del Pina Bar: ’Antonio, per favore vieni a vedere questo biglietto’. Lui si è avvicinato, mi ha confermato che la cifra era quella, parlando sottovoce per non farsi sentire dalle altre persone che erano nel locale in quel momento. ’Antonio, ma è sicuro?’, ho chiesto ancora. Sì. Mi sono sentita mancare, le gambe tremavano, mi sono seduta, ho chiesto di avere un bicchiere d’acqua. Poi sono tornata nell’appartamento che, come tutte le estati da oltre trent’anni, prendo in affitto qui a Bellaria. Sono state sdraiata un paio d’ore buone, per riprendermi dallo choc". "Anche per noi – spiegano i titolari del bar tabaccheria Pina Bar, i fratelli Roberto e Antonio Buccelli – questa supervincita è una grande soddisfazione. Soprattutto ci fa piacere che quella somma sia andata a una persona che ne aveva bisogno. E’ una nostra cliente abituale, gioca ogni tanto. Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) è entrata nel bar di buonora. Ha fatto colazione, comprato le sigarette e il biglietto e è poi ha ’grattato’. Ci dispiace per il signore che ha comprato il biglietto prima di lei". Arrivare secondi non paga. Chi è? "Un portiere di notte – continuano i titolari – che comprando il Gratta e Vinci ci ha detto: ’oggi spero di cambiare la mia vita’". Com’è noto la fortuna è cieca, mentre la sfortuna ci vede benissimo. Quella della turista lombarda è la vincita record, ma il Pina Bar è un punto fortunato, che vanta diversi precedenti. Al netto delle scommesse calcistiche, tra l’altro una vincita di 7.000 euro con un biglietto da un euro.